Lockdown e Dolore

Mai come in questo periodo abbiamo assistito a tanti casi di persone con dolori muscolo-scheletrici soprattutto a carico di collo e schiena.Il collegamento fra questo fenomeno e lo smart-working dovuto al Covid è abbastanza intuitivo e sensato, ma ad oggi sono pochissimi i lavori scientifici che hanno indagato questa correlazione.
Il più interessante che abbiamo trovato, mette in relazione i dolori muscoloscheletrici, la "coronafobia" e la qualità del sonno con lo smart working di quest'ultimo anno, e la cosa interessante è che confronta le persone che hanno dovuto lavorare da casa con quelle che hanno potuto proseguire il loro lavoro in sede.
Allo studio hanno partecipato circa 700 persone che sono state divise in due gruppi, le persone che hanno lavorato da casa (smart working) e quelle che hanno lavorato fuori casa (ufficio).
I dati confermano solo in parte la nostra ipotesi iniziale: durante il lockdown del 2020 il mal di schiena è stato significativamente maggiore nel primo gruppo (smart working) rispetto al gruppo che ha lavorato fuori casa (ufficio), ma questo risultato non è stato trovato per gli altri dolori (collo, spalle e anche). Il primo gruppo ha evidenziato anche un maggior aumento dei punteggi nelle scale che misurano il benessere psicologico rispetto al secondo gruppo.
La qualità del sonno invece non era differente fra i due gruppi.
Infine nelle persone del secondo gruppo (ufficio) la frequenza di mal di collo, mal di schiena e mal di spalle è stata più bassa nel periodo di lock-down se paragonata al periodo pre lock-down.
In conclusione le persone che hanno lavorato da casa avevano più lombalgia e una maggiore "coronafobia" rispetto agli individui che hanno lavorato fuori durante il lockdown. Tuttavia, la qualità del sonno era simile e il tasso di alcuni tipi di dolore muscoloscheletrico era inferiore in entrambi i gruppi.

Questi dati, come a volte accade in medicina, non coincidono perfettamente con quello che vediamo nella clinica quotidiana del nostro studio; in questo caso probabilmente perchè alcuni disturbi muscolo-scheletrici hanno un tempo di latenza più lungo e sarà quindi interessante fare ulteriori ricerche fra qualche mese.