Mal di schiena. 10 miti da sfatare

La lombalgia è la causa principale di disabilità in tutto il mondo, ed è spesso associata a cure costose, inefficaci e talvolta dannose.
Ma ci siamo mai chiesti quali sono i motivi che portano a tanta disabilità e a cure costose ed inefficaci?
A causa di informazioni errate, anche e sopratutto da parte di noi clinici, nel corso degli anni si sono create e rinforzate molte credenze inutili riguardo il mal di schiena ed è ormai noto che proprio queste credenze sono associate a maggiori livelli di dolore, disabilità, assenteismo dal lavoro, uso di farmaci e ricerca di assistenza sanitaria.

Le convinzioni inutili sono comuni nelle persone con e senza lombalgia e possono essere rinforzate da parte dei media, dei gruppi farmaceutici e sanitari e di molti clinici, ma non sono supportate da evidenze scientifiche.

Un interessante articolo pubblicato sul British Medical Journal (BMJ) prova a identificare le 10 credenze comuni inutili sul mal di schiena e a delineare come potrebbero avere una influenza comportamentale e psicologica sulla risposta al dolore.
Gli autori, fra i più autorevoli esperti mondiali di lombalgia e dolore cronico, rispondono a queste 10 credenze inutili con altrettanti fatti reali sul mal di schiena (supportati da evidenze scientifiche), invitando i medici a inserirli nella gestione del dolore dei loro assistiti.

In questo blog vi mostrerò mese per mese una credenza inutile e la sua relativa risposta.

Ma prima di iniziare è utile sapere a quali risposte comportamentali e psicologiche portano queste credenze inutili per capire come possono rendere più difficile la gestione del mal di schiena.
RISPOSTE COMPORTAMENTALI.
Le convinzioni inutili possono portare a comportamenti inutili e dannosi come l'evitamento delle seguenti attività:
- normali posture della colonna (come per esempio stare seduti in una posizione comoda e incurvata)
- normali movimenti (ad esempio flettere la colonna per raccogliere qualcosa)
- attività utili e significative (ad esempio, portare pesi, fare attività fisica, fare attività ricreative o lavorative).
Inoltre queste convinzioni possono portare a inutili comportamenti protettivi come per esempio la contrazione muscolare per proteggere la schiena, il rinforzo dei muscoli del cosiddetto "core" e il muoversi con movimenti lenti e cauti.
Infine, possono portare una persona a optare per diversi interventi medici più o meno invasivi nel tentativo di alleviare i sintomi (farmaci, terapie passive, iniezioni) correggere gli errori posturali (ad esempio ginnastica posturale) o "aggiustare" strutture presumibilmente danneggiate(per esempio attraverso trattamenti con cellule staminali o chirurgia).

RISPOSTE PSICOLOGICHE
Le convinzioni inutili possono contribuire ad una approccio psicologico negativo riguardo al mal di schiena che porta a ipervigilanza del dolore, paura di impegnarsi in attività di valore e preoccupazioni per il futuro.
Insieme alla mancanza di "self efficacy" (capacità adattive per autogestirsi efficacemente), questi fattori possono compromettere la salute mentale causando potenzialmente stress, ansia e depressione.

Nel prossimo articolo descriveremo invece come un mindset positivo possa portare a grandi benefici nella gestione del mal di schiena e sfateremo uno per uno i miti inutili.
A presto
Stefano Castoldi