Mal di schiena. Mito n°1

Nel precedente articolo pubblicato su questo blog abbiamo visto come alcune credenze e falsi miti sul mal di schiena potrebbero avere una influenza comportamentale e psicologica sulla risposta al dolore.
Nell'articolo di oggi invece vediamo come una mentalità positiva riguardo al mal di schiena è associata a livelli più bassi di dolore, disabilità e di ricerca di cura.

La letteratura scientifica ci fornisce un importante supporto di dati che proveremo a riassumere in 10 fatti reali sul mal di schiena che vanno a confutare i 10 falsi miti.
Prima di sfatare il primo mito è importante però ricordare che in ogni evento di mal di schiena, è necessario anzitutto escludere segnali di allarme e patologie gravi che potrebbero essere correlate al dolore.
Per questo motivo, si consiglia sempre di effettuare una valutazione fisioterapica ad ogni nuovo evento in modo da escludere condizioni serie che prevedono un esame più approfondito e sopratutto in modo da avere una guida autorevole su come gestire il nostro mal di schiena.

E' bene ricordare infatti che solitamente è piuttosto semplice gestire un attacco acuto di mal di schiena, se siamo ben guidati. Cosa molto più complessa è gestire un dolore che non è stato trattato in fase acuta ma quando è diventato ormai persistente.

Fatte queste doverose premesse, passiamo a vedere il nostro primo falso mito.
IL MAL DI SCHIENA E' SPESSO UNA CONDIZIONE MEDICA SERIA.

Un mal di schiena acuto o persistente può essere vissuto male dalle persone perchè può essere molto doloroso e invalidante, ma dalla letteratura scientifica sappiamo che molto molto raramente questo mal di schiena rappresenta un pericolo o una condizione medica preoccupante.
I rari casi in cui il mal di schiena rappresenta una condizione seria sono facilmente identificabili dal medico e dal fisioterapista, i quali sapranno guidarvi nel percorso di diagnosi e trattamento più adeguati.
Nella stragrande maggioranza dei casi invece il mal di schiena è una condizione acuta ma transitoria e reversibile se gestita con gli strumenti giusti e con una guida competente.
La persona che sta soffrendo di mal di schiena quando è rassicurata sul fatto che non si tratti di una condizione seria, riesce a gestire con maggior ottimismo e auto-efficacia questa fase e, così facendo, è già a metà del percorso di recupero.
Nel prossimo articolo indagheremo il secondo mito, altrettanto comune e impattante.

Il take-home message di questo articolo è il seguente: se avete un episodio di mal di schiena acuto, non preoccupatevi e consultate il vostro fisioterapista che saprà escludere condizioni serie, saprà guidarvi nel percorso e fornirvi gli strumenti adeguati per la gestione, spesso semplice, di questo evento.